Hello boys! mi chiamo Enrico Bava, sono di Torino e sono un operatore Shiatsu.
Ora, qualcuno dirà: "e come mai proprio lo shiatsu sei andato a scegliere?".
mmhh... è vero, perchè, tra le decine e decine di massaggi, sono andato a scegliere proprio quello? beh, in breve, un giorno un collega mi chiese se avessi avuto piacere di partecipare ad una serata informativa su tale disciplina, e io, che sono persona di accesa curiosità, accettai di buon grado.
Dopo quella serata informativa, decisi di frequentare la scuola triennale, mentre il mio collega....rinunciò.
Cosa trovo di speciale nello shiatsu, letteralmente in giapponese, pressione del dito? innanzitutto l'idea di trattamento energetico, cioè la stimolazione dei meridiani che attraversano il nostro corpo, secondo la visione della Medicina Tradizionale Cinese (MTC), stimolazione che dovrebbe facilitare il riequilibrio del QI, il quale tutto muove e tutto dirige.
Lo stile che pratico è quello del maestro Masunaga, che dopo aver appreso lo stile dal suo maestro, Namikoshi, fondatore dello shiatsu intorno agli anni '20 del secolo scorso, portò avanti la sua idea di uno shiatsu energetico, abbracciando, come detto, i principi della MTC e contrapponendosi alla visione più occidentale dello stile Namikoshi, come stimolazione della risposta nervosa.
Il pensiero di uomo come macchina, nel quale mente e corpo vengono trattati come due aspetti indipendenti, non mi appartiene e respingo fermamente la visione a comparti stagni della nostra medicina, pur riconoscendo a questa il pregio della comprensione scientifica dei meccanismi anatomo-fisiologici e la validità nel trattamento d'urgenza.
L'uomo è una creatura straordinariamente complessa, e ogni persona, è un essere a sé stante, colle sue peculiarità.
Credo che la bravura dell'operatore stia nella capacità di entrare in sintonia con il suo paziente attraverso il "tocco", che è il nostro unico e straordinario strumento, che ci permette di trovare i punti , cosiddetti, di blocco, al fine di rilasciarli per far fluire l'energia senza intoppi.
Attenzione, rispetto, emozione, coinvolgimento, ascolto, sostegno.
Queste sono le parole che mi guidano nella ricerca di un migliore stato di benessere della persona trattata.
Ci si chiede quali siano le "patologie" che possiamo "curare"?
Noi non curiamo la malattia, la quale altro non è che uno stato di malessere, conseguente ai più svariati fattori: ambientali, nutrizionali, posturali, caratteriali....
Nostro compito è cercare, attraverso la valutazione dello stato del paziente, di ricondurlo allo stato di benessere o minor malessere possibile, rispetto alla situazione di sofferenza comunicata.
Lo shiatsu nulla aggiunge all'energia del paziente, ma, agendo per liberarlo dai blocchi creati, gli fa ritrovare la vitalità originaria.
Buono shiatsu a tutti!
Ora, qualcuno dirà: "e come mai proprio lo shiatsu sei andato a scegliere?".
mmhh... è vero, perchè, tra le decine e decine di massaggi, sono andato a scegliere proprio quello? beh, in breve, un giorno un collega mi chiese se avessi avuto piacere di partecipare ad una serata informativa su tale disciplina, e io, che sono persona di accesa curiosità, accettai di buon grado.
Dopo quella serata informativa, decisi di frequentare la scuola triennale, mentre il mio collega....rinunciò.
Cosa trovo di speciale nello shiatsu, letteralmente in giapponese, pressione del dito? innanzitutto l'idea di trattamento energetico, cioè la stimolazione dei meridiani che attraversano il nostro corpo, secondo la visione della Medicina Tradizionale Cinese (MTC), stimolazione che dovrebbe facilitare il riequilibrio del QI, il quale tutto muove e tutto dirige.
Lo stile che pratico è quello del maestro Masunaga, che dopo aver appreso lo stile dal suo maestro, Namikoshi, fondatore dello shiatsu intorno agli anni '20 del secolo scorso, portò avanti la sua idea di uno shiatsu energetico, abbracciando, come detto, i principi della MTC e contrapponendosi alla visione più occidentale dello stile Namikoshi, come stimolazione della risposta nervosa.
Il pensiero di uomo come macchina, nel quale mente e corpo vengono trattati come due aspetti indipendenti, non mi appartiene e respingo fermamente la visione a comparti stagni della nostra medicina, pur riconoscendo a questa il pregio della comprensione scientifica dei meccanismi anatomo-fisiologici e la validità nel trattamento d'urgenza.
L'uomo è una creatura straordinariamente complessa, e ogni persona, è un essere a sé stante, colle sue peculiarità.
Credo che la bravura dell'operatore stia nella capacità di entrare in sintonia con il suo paziente attraverso il "tocco", che è il nostro unico e straordinario strumento, che ci permette di trovare i punti , cosiddetti, di blocco, al fine di rilasciarli per far fluire l'energia senza intoppi.
Attenzione, rispetto, emozione, coinvolgimento, ascolto, sostegno.
Queste sono le parole che mi guidano nella ricerca di un migliore stato di benessere della persona trattata.
Ci si chiede quali siano le "patologie" che possiamo "curare"?
Noi non curiamo la malattia, la quale altro non è che uno stato di malessere, conseguente ai più svariati fattori: ambientali, nutrizionali, posturali, caratteriali....
Nostro compito è cercare, attraverso la valutazione dello stato del paziente, di ricondurlo allo stato di benessere o minor malessere possibile, rispetto alla situazione di sofferenza comunicata.
Lo shiatsu nulla aggiunge all'energia del paziente, ma, agendo per liberarlo dai blocchi creati, gli fa ritrovare la vitalità originaria.
Buono shiatsu a tutti!